Osservare e ascoltare la comunità è il primo passo per farla crescere. Tre progetti premiati, che fanno scuola

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Se ognuno di noi mettesse in circuito e in condivisione con gli altri anche solo una parte ciò che sa, che sa fare, che lo appassiona, l’accelerata culturale al contesto sociale in cui abita sarebbe propulsiva. Partendo da questo presupposto, complesso e visionario, ci sono tre esperienze che tra il 2014 e il 2016 abbiamo ospitato a Mantova per parlare della gestione collettiva di beni immateriali come la conoscenza, la solidarietà, il turismo, le buone pratiche di cittadinanza.

 

Liberos – Fattidicultura 2014

Lìberos è un modello di circuito culturale etico e solidale nato nel 2012 in Sardegna. Il progetto, promuove la collaborazione tra i diversi soggetti, pubblici e privati, che si occupano di promozione della lettura, per moltiplicare l’offerta culturale e portarla anche nelle più piccole comunità che da sole non potrebbero permettersela, contribuendo così a combattere il senso di isolamento che le caratterizza. Lìberos si fonda sull’idea che la lettura in Sardegna sia un elemento di comunità e che le energie e le competenze che si muovono intorno al libro siano fonte di coesione sociale, ricchezza economica e consapevolezza civica. L’associazione, che quattro 4 anni fa ha vinto il premio “CheFare” come miglior progetto culturale innovativo nell’ambito sociale e culturale, in questi anni ha portato decine di scrittori attraverso l’isola, raggiungendo più di 70 comuni. Nel 2016 il progetto è arrivato in finalissima al concorso “Welfare, che impresa!” promosso da Fondazione Italiana Accenture, UBI Banca e Fondazione Bracco per premiare le migliori idee progettuali di welfare di comunità. Ad oggi Lìberos è una realtà ancora attiva nel territorio. Tra le iniziative più importanti dell’associazione è sicuramente il Festival letterario diffuso Èntula, giunto alla sua quinta edizione e che riunisce ogni anno decine scrittori, biblioteche, librerie, associazioni, scuole al fine di estendere l’offerta culturale al maggior numero di comunità, comprese le più piccole ed eccentriche.

Sito web: liberos.it


Life Beyond Tourism – Fattidicultura 2015

Il 7 ottobre del 2013 la Fondazione Romualdo Del Bianco ha dato vita all’istituto Internazionale a vocazione sociale Life Beyond Tourism. Il fine ultimo del progetto è quello di salvaguardare i luoghi nella loro più vitale tradizione e di migliorare la qualità dell’esperienza del viaggio rendendolo sostenibile, consapevole e partecipativo. Per ottenere tale obiettivo, il progetto Life Beyond Tourism contribuisce a trasformare l’esperienza turistica da semplice occasione di svago in prezioso momento di incontro fra soggetti di differenti culture. Il primo progetto applicato sul territorio da Life Beyond Tourism è Vivafirenze.it creata nel 2011 che si presenta come una piattaforma online in dieci lingue. ll Portale – Community è dotato di un potente database e motore di ricerca nel quale istituzioni, imprese economiche, conoscenze tradizionali e individui possono scambiare idee, progetti e conoscenze sul patrimonio materiale e immateriale attraverso un magazine e un photoblog. VivaFirenze.it grazie alla promozione di un turismo volto allo sviluppo di una cultura dell’accoglienza più attenta ha ricevuto, il 23 settembre 2017, il Premio per il Turismo Responsabile Italiano 2017 WTU per la categoria “agenzia di viaggio”. Grazie a questo premio, il portale Vivafirenze.it crescerà nel territorio diventando, entro la fine del 2017, Vivatoscana.it. Il portale quindi proporrà un modello di turismo sostenibile che collegherà il viaggiatore non solo al patrimonio artistico e culturale di Firenze ma a tutto i territori della Toscana e dei suoi siti UNESCO.

Sito web: www.lifebeyondtourism.org


STalker e ON/OsservatorioNomade – Fattidicultura 2016

Il Laboratorio d’Arte Urbana STALKER – fondato da Lorenzo Romito e Francesco Careri – è un soggetto collettivo, composto da artisti ed architetti, che da dieci anni compie ricerche e azioni sul territorio con particolare attenzione per le aree residuali, emarginate, in via di trasformazione. I progetti di Stalker hanno come prerogativa il coinvolgimento collettivo, la partecipazione del pubblico all’interno dell’intero processo creativo. Tra i progetti più rilevanti: Il progetto Campus Rom del 2001 che è stato sviluppato da Stalker con le comunità Rom e Gagè, con l’intento di valorizzare le pratiche abitative e costruttive proprie dei Rom e di inserirle in una proposta comprensibile ed ammissibile dai non Rom. Il progetto nasce da un lavoro di ricerca sugli stili di vita, le tipologie abitative e sulle tecniche costruttive adottate dai Rom. Fondamentali in questo processo sono stati sia la ricerca sul campo che la costituzione di un cantiere-scuola – durato un mese – diretto dai più abili costruttori del campo Casilino 900. Il cantiere ha prodotto un’opportunità di apprendimento reciproco tra uomini, donne, bambini, docenti, studenti, architetti e professionisti, ma soprattutto uno scambio inatteso fra le comunità Rom e quelle locali. Stalker ha preso parte a numerose mostre e a importanti rassegne internazionali, tra le quali la Biennale di Architettura di Venezia nel 2000 e nel 2004, la Biennale di Tirana nel 2001, Manifesta 3 a Lubiana e Mutations a Bordeaux nel 2000. 

Sito web: www.osservatorionomade.net