Spazi che nascono e ri-nascono: la contaminazione tra arte, cucina, attualità e cultura fa crescere la società

mutty

Spazi culturali creativi: due aggettivi che qualificano una dinamicità necessaria dei territori, che preservano mura e simbolismi storici e cambiano la vocazione dei luoghi. Dietro ci sono privati con sogni e visioni allargate che si aprono al pubblico, gruppi di cittadini che si ri-appropriano di un posto, istituzioni che ne cedono la gestione, tra fiducia e necessità. Spazi che nascono una volta e ri-nascono diversi, accoglienti, colorati, contaminando cucina e libri, arte e laboratori, attualità e cultura, ispirandosi all’Europa. Vi apriamo le porte di Mutty in territorio mantovano, del MAAM a Roma e di Concesio, Brescia.


Mutty – Fattidicultura 2014

Mutty è uno spazio culturale attivo dal 2013 nel centro storico di Castiglione delle Stiviere (MN). È situato in un edificio che fino agli Sessanta ospitava le officine dei fabbri Mutti, un laboratorio dei mestieri che per mezzo secolo ha raccontato l’importanza della lavorazione degli elementi per ottenere risultati. Preservando la struttura e il profilo estetico originario, oggi il nuovo spazio in ferro, vetro e legno a ridotti consumi energetici ospita tre attività: al piano terra una libreria specializzata in illustrazione, design e arti e una vivace caffetteria con cucina; al piano superiore una sala espositiva/laboratorio. Il giardino, con erbe aromatiche, fiori e piante locali ospita concerti e spettacoli estivi e invita a fermarsi per una pausa. L’attività imprenditoriale di Mutty ha come obiettivo la promozione e la divulgazione del lavoro d’ illustratori, artisti e studiosi del bello attraverso le presentazioni dei libri e degli autori che la libreria seleziona e l’organizzazione di mostre e laboratori didattici per bambini e adulti. La passione per l’illustrazione è al centro dell’offerta culturale, ma Mutty nasce anche come semplice contenitore di diverse esperienze creative, formative e di riflessione. Per questo continua a farsi influenzare da tutto quello che è innovativo, stimolante o utopico.

Sito web: www.mutty.it


MAAM, museo dell’altro e dell’altrove (Roma) – Fattidicultura 2016

Il MAAM (Museo dell’Altro e dell’Altrove di Metropoliz) è nato nel 2012 ed è il terzo museo di arte contemporanea di Roma. Il museo si differenzia però da MACRO e MAXXI per la sua perifericità, per la totale assenza di fondi ed il suo rapporto con la realtà meticcia che lo contamina di vita. Giorno dopo giorno il museo si arricchisce sempre di più opere; qui, infatti, l’arte si fa collettiva: gli artisti sono invitati a dare il loro contributo gratuitamente, interagendo con lo spazio, con gli abitanti e tra di loro. Nasce in zona Tor Sapienza, nella periferia di Roma. Il museo si colloca in una ex fabbrica di salumi che, dal 2009 a questa parte, circa duecento persone, di diversa etnia, vi hanno trovato riparo e coabitato. La fabbrica è stata occupata dai Blocchi Precari Metropolitani, organizzazione che cerca di rispondere all’emergenza abitativa, in collaborazione con Popica Onlus che promuove la scolarizzazione dei bambini rom. L’edificio è saltato all’occhio di movimenti associativi, gruppi di ricerca, antropologi e film-maker, come Giorgio De Finis e Fabrizio Boni, che hanno deciso di farne un film. Hanno raccontato Metropoliz come un vero e proprio esempio di recupero, integrazione e sperimentazione; un luogo che nella sua particolarità e sensibilità si restituisce alla città con rispetto e ambizione, come un quartiere nuovo. E’ l’arte, però, che fa emergere in tutti i suoi aspetti questa utopia. Grazie alla street art, le pareti della ex fabbrica hanno trovato nuova vita facendo di Metropoliz il MAAM, Museo dell’Altro e dell’Altrove. Giorno dopo giorno, più di trecento artisti contemporanei hanno fatto tappa al MAAM realizzando opere uniche ma perfettamente integrate nella vita di chi abita la fabbrica dismessa. La cucina, i cortili, la ludoteca e tutti gli spazi comuni trasudano arte, quella viscerale di chi la strada artisticamente parlando la vive. E così Metropoliz ha acquisito la sua autorità, che attraverso l’arte ha trovato protezione e difesa, valore culturale e sociale che non può essere smantellato. La fabbrica dismessa è diventata così un vero e proprio museo che può essere visitato tutti i sabato mattina.


Biblioteca di Concesio (Brescia) – Fattidicultura 2015

La Biblioteca di Concesio nasce nel 1987 a Brescia e venne riaperta nel 2004. La biblioteca ha raccolto l’idea lanciata lanciata nel 2000 in Danimarca di creare una biblioteca di libri viventi, capaci di coinvolgere i lettori nel racconto della vera storia di persone che incontrano l’esclusione, quando non addirittura la violenza dell’aggressione, per smuovere il pregiudizio che grava su di loro. La Biblioteca di Concesio ha quindi attivato una rete di associazioni e di persone che sono vicine alle esperienze e al sentimento, agli umori della comunità, per raccogliere i testimoni delle storie più dense.  Nel 2005, il Consiglio d’Europa, ha pubblicato il Vademecum per la Biblioteca Vivente, riconoscendola come un metodo innovativo per favorire una cultura più aperta e disponibile al dialogo. Numerose sono le iniziative organizzate dalla Biblioteca, che fanno della struttura di Concesio una delle più virtuose a livello regionale. Iniziative e progetti che proseguono anche nel 2017, come l’Officina dei Saperi, che prevede la partecipazione degli utenti nell’ambito delle loro sfere di interesse. Sondate tramite questionari che hanno un duplice scopo: conoscere i loro interessi e chiedere la disponibilità a tenere incontri, conferenze e corsi.

Sito web: www.biblioteca.concesio.bs.it