Cosa c’entra Buffalo Bill?

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Siamo a Mantova, e allora cosa c’entra Buffalo Bill, che compare sui nostri manifesti, sul programma, sui social?

É una verità che ha stupito prima noi e siamo sicuri stupisca chiunque la senta per la prima volta.
Ma è inconfutabile, perché archiviata con cura. Correva l’anno 1906 quando la città si preparava all’arrivo del grande spettacolo del Colonnello William Frederick Cody, in tour in Italia: era il 17 aprile, con due rappresentazioni nella zona di Palazzo Te. La richiesta di occupazione suolo inviata al Sindaco di Mantova riporta le misure dello show Buffalo Bill’s Wild West, che chiedeva l’utilizzo di un’area di 40.000 metri quadrati per mille figuranti, 500 cavalli e 4 treni speciali di 50 vagoni. Lo spettacolo riuniva per la prima volta ben 12 etnie, fra cui giapponesi, pellerossa e beduini: un evento tanto atteso e sensazionale da diventare quasi fantastico, d’ispirazione per bookmaker e cittadini che mescolavano leggenda a realtà.

Quanto dura allora una verità? Tanto quanto decidiamo di custodirla, ricordarla e tramandarla. Il resto lo fa la sconfinata immaginazione umana.

Trovate la sua storia – insieme a molte altre – anche in “Tutto a posto! L’archivio regala: scie luminose, fuochi fatui, improvvisi bagliori”, coproduzione Pantacon con Teatro Magro, Zero Beat e Charta. Tre le repliche durante il Fatticult, lunedì e martedì mattina per le scuole e martedì sera per tutti. Ingresso libero fino ad esaurimento posti.