Ogni giorno un diverso punto d’osservazione: i nuovi spazi, gli impatti della cultura sul territorio, le periferie come opportunità

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E’ il futuro della città, nelle sue possibili previsioni e misurazioni, il protagonista della quarta edizione di FATTICULT, evocativa trasformazione di Fattidicultura, ideato e diretto da Pantacon e dalle sue cinque cooperative. Dal 28 al 30 settembre, come sempre in pochi ma densi giorni di incontri, scambi e pratiche attorno alla cultura, si alterneranno a Mantova 30 ospiti da tutta Italia, protagonisti, insieme al pubblico, di 13 “fact”. Grazie ad una rete di collaborazioni in crescita costante, calato profondamente nelle dinamiche del nostro tempo, il mondo della cultura verrà osservato da ogni angolazione

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Ogni giorno un diverso punto d’osservazione: i nuovi spazi, la misurazione degli impatti della cultura sul territorio, le periferie come opportunità

Giovedì 28 settembre sarà la giornata dedicata ai nuovi spazi creativi, che ospitano progettazione e contaminazione fra tecnologia, artigianato, mondo digitale e comunicazione. Ma sarà anche la giornata per riflettere sul ruolo dell’arte contemporanea nelle azioni di rigenerazione urbana. X-LAB come il Mantova Multifactory R84, Smart Rovereto e Wemake a Milano cambiano il paradigma-modello di azienda, lasciano spazio alla creatività ma con una nuova consapevolezza non solo dello spazio vissuto ma anche di ciò che si produce, del servizio che si offre, di come si costruisce un nuovo mercato della cultura e di come si richiama nuovo pubblico. Un confronto che si estende anche alla sfida artistica e coraggiosa dell’esperienza ormai famosa nel mondo di Farm Cultural Park a Favara (Agrigento) o di progetti come Without Frontiers a Lunetta (Mantova). Un accademico condurrà il confronto, che coinvolgerà anche un artista sul campo, Walter Contipelli, del collettivo Orticanoodles. Nella stessa giornata un focus sarà dedicato alle risorse da valorizzare e conservare, guardando con attenzione all’anno del patrimonio 2018 insieme a Comune di Mantova, assessorato UNESCO e progetti INT-HERIT e BhENEFIT.

Venerdì 29 settembre di FATTICULT parleremo della misurazione degli impatti, e in qualche modo di futuro, delle città che sfidano se stesse. Con la collaborazione di cheFare portiamo a Mantova ricercatori, project manager ed economisti per provare a capire limiti e prospettive delle pratiche di valutazione di un intervento culturale. In sostanza, di tutti quei parametri che ci fanno decidere quali sono le migliori (o peggiori) politiche pubbliche per un luogo. Città, spazi, policy making ma anche, naturalmente, festival. Una lunga e consolidata tradizione tra musica, letteratura e teatro fa di Mantova la città per eccellenza in cui alimentare il dibattito sulla loro evoluzione e su quali indicatori Festivaletteratura, Trame Sonore, Segni d’Infanzia e Fatticult utilizzino per crescere, mutare, scegliere, sfidare il contesto. Allo stesso tavolo, moderato dal giornalista Stefano Scansani, FATTICULT metterà Cristina Cazzola (Segni d’infanzia), Luca Nicolini (Festivaletteratura), Carlo Fabiano (Ocm – Trame Sonore), Matteo Rebecchi (FATTICULT) e Il sindaco di Mantova Mattia Palazzi.

Venerdì sera riparte invece un nuovo e tanto atteso percorso con gli incontri di fotografia organizzati da Marco Brioni e Ruggero Ughetti, con il tema “Fotografia e architettura. Le grandi campagne fotografiche di documentazione”.

Sabato 30 settembre si parlerà invece di periferie, e di quei territori che periferie non lo sono più o non lo vogliono diventare. Un problema per il presente o una possibilità per il futuro? Lo chiediamo a chi amministra (Andrea Murari), ad un sociologo (Sebastiano Citroni) e ad un urbanista (Carlo Peraboni), con il coordinamento del dibattito in mano ad un architetto (Federico Fedel). Portiamo il pubblico anche a scuola: i ragazzi degli istituti di istruzione secondaria di secondo grado di Mantova – Liceo Artistico G.Romano, Liceo Scientifico “Belfiore”, Liceo Classico “Virgilio” e Liceo scientifico e delle Scienze Applicate “E.Fermi” – racconteranno le loro esperienze di alternanza scuola-lavoro di COalCO – Coprogettare Alternanza Collaborativa.