Tecnologie innovative per la fruizione del patrimonio librario
Domenica scorsa un cinquantina di persone hanno potuto provare, durante un’apertura straordinaria nell’ambito del festival Fattidicultura, le nuove postazioni digitali di cui si è dotata la Biblioteca Teresiana.
Grazie al progetto OLTRE – Percorsi tra reale e virtuale per vedere “quello che non si vede” nella Biblioteca Teresiana di Mantova, realizzato da Pantacon e dalle cooperative Charta e Zero Beat con l’ausilio della bolognese PowerUp Team, è stato possibile installare monitor touch screen e un visore VR.
Il progetto ha avuto come obiettivo ampliare l’accessibilità della biblioteca, rendendo fruibili, attraverso l’uso di tecnologie interattive e approcci come il game-based learning, preziosi tesori conservati in luoghi non visitabili, come la Sala Blindata e il Gabinetto delle Stampe.
I due monitor interattivi, posti nel vestibolo tra le due sale principali, contengono interi libri digitalizzati e contributi video di approfondimento, che il visitatore può trovare in ciascuno dei tre percorsi tematici selezionabili, dedicati rispettivamente alle esplorazioni in età moderna, all’evoluzione del libro e alla storia di Mantova; Percorsi tematici riferibili a volumi normalmente non accessibili perché conservati nelle sale non aperte al pubblico.
Indossando il casco di realtà virtuale invece, sarà possibile, comodamente seduti su una poltrona all’ingresso della prima Sala Teresiana, immergersi in un’avventura navale, per solcare gli oceani a bordo di un galeone all’epoca delle grandi esplorazioni.
“Il progetto OLTRE – precisa Matteo Rebecchi, presidente di Pantacon – nasce con l’intento di innovare l’esperienza di fruizione del patrimonio culturale di un’importante istituzione mantovana come la Biblioteca Teresiana, con un focus sulle nuove generazioni e i nativi digitali. Si rivolge principalmente infatti a studenti e giovani adulti, avvicinandoli con strumenti familiari e modalità interattive.”
Aggiunge Francesca Ferrari, direttrice delle biblioteche comunali: “La scelta di arricchire gli allestimenti permanenti della biblioteca con nuovi dispositivi digitali non si limita alla valorizzazione del patrimonio: si propone come un modello inclusivo, con soluzioni pensate anche per utenti con disabilità sensoriali, cognitive o motorie, in continuità con altre importanti iniziative messe in campo negli ultimi anni per migliorare l’accessibilità della nostra istituzione”.
Il progetto è realizzato con il contributo di Regione Lombardia all’interno della politica di coesione europea “PR FESR 2021- 2027” in relazione all’avviso pubblico “Innovacultura – Ambito D partenariati tra ICC e biblioteche e sistemi bibliotecari, archivi”.