GLI OSPITI DI FATTICULT 2022

1.-STEFANO-ARIENTI   Stefano Arienti

È tra i più importanti e significativi artisti contemporanei italiani. Nato ad Asola, vicino a Mantova, vive a Milano. Ispirata dal professor Corrado Levi, la sua pratica si basa sul riutilizzo di materiali poveri e oggetti (carta, libri, cartoline, poster o fotografie, fazzoletti, plastica) per creare lavori stupefacenti. Arienti lavora sull’esperienza di meraviglia, estraniamento e partecipazione. Tra le diverse esposizioni di Arienti: la Biennale di Venezia (Aperto 1990, 1993); Biennale di Istanbul (1992); Cocido y Crudo, Museo Reina Sofia, Madrid (1994); XII Quadriennale di Roma, (1996 – primo premio); Fatto in Italia, Centre d’Art Contemporain, Ginevra; ICA, Londra (1997); Gwangju Biennal (2008). Tra le sue personali: MAXXI, Roma (2004); Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino (2005); Isabella Stewart Gardner Museum, Boston (2007); Fondazione Querini Stampalia, Venezia (2008); MAMbo (con Cesare Pietroiusti, 2008); Palazzo Ducale, Mantova (2009); Museion, Bolzano (con Massimo Bartolini, 2011); Chiostri di Sant’Eustorgio, Milano (2019); Galleria Christian Stein, Milano (2019).


1. LINO REDUZZI   Lino Reduzzi

Si dedica da oltre trentacinque anni a una costante e intensa pratica nei settori del restauro delle superfici decorate dell’architettura, della vetrata artistica e del mosaico. La sua formazione professionale, dopo gli studi all’Accademia Carrara di Belle Arti di Bergamo, al liceo artistico di Bergamo e alla Facoltà di Architettura presso il Politecnico di Milano, avviene in maniera incisiva nella prestigiosa bottega d’arte Fratelli Taragni di Redona (Bergamo), che frequenta in qualità di collaboratore fin da ragazzo. In questo contesto, nel solco di una solida tradizione, ha l’opportunità di praticare e acquisire le molteplici tecniche legate al restauro conservativo, alla decorazione pittorica e all’arte della vetrata istoriata. A partire dal 1990, in seguito a importanti esperienze con maestri mosaicisti ravennati che gli permettono di indagare la tecnica del mosaico, affianca alla sua consueta attività quella musiva. Animato fin da giovane da un sincero e profondo interesse per l’arte contemporanea, a partire dagli anni Novanta decide di mettere a disposizione di artisti e architetti le proprie conoscenze tecniche, ormai ben consolidate, lavorando al loro fianco nella realizzazione di vetrate e opere musive e supportandoli nelle fasi di progettazione, di esecuzione e di gestione e manutenzione di grandi installazioni. Proprio in quest’ottica si collocano i numerosi lavori realizzati da Reduzzi, nei quali le raffinate e antiche tecniche artigianali, proprie della creatività e della tradizione artistica italiane, rivivono in maniera spontanea in opere nuove concepite da artisti e architetti contemporanei, esaltandole e impreziosendole allo stesso tempo. Tra i principali e più recenti artisti con cui Lino Reduzzi ha collaborato ricordiamo Stefano Arienti, Mario Botta, Sandro Chia, Hsiao Chin, Andrea Mastrovito, James Lee Byars, Mimmo Paladino, Giuseppe Penone, Gian Maria Tosatti, Giuliano Vangi.


2.CIRA SANTORO  Cira Santoro

Responsabile del settore Teatro ragazzi di ATER Fondazione e del Teatro Comunale Laura Betti di Casalecchio di Reno, mi occupo di teatro per le giovani generazioni da quando, studentessa universitaria, insegnavo nelle scuole elementari e seguivo corsi di pedagogia e storia della letteratura per l’infanzia. Laureata in drammaturgia, ho sviluppato un approccio di tipo progettuale applicato all’organizzazione teatrale e pubblicato articoli scientifici su diverse riviste specializzate tra cui, l’ultimo, Il welfare culturale dall’idea alle politiche attive centrate sul teatro. Il progetto Sciroppo di teatro di ATER Fondazione, con P. Orsola Ghedini, su Economia della Cultura n. 3/2021.


3. FEDERICA VITTORI  Federica Vittori

Federica Vittori economista e progettista ha lavorato nella cooperazione internazionale ed oggi con cheFare si dedica a progetti di sviluppo ed empowerment rivolti a persone, organizzazioni e comunità, inclusi progetti territoriali e programmi di formazione.


4. BERTRAM MARIA NIESSEN   Bertram Maria Niessen

Direttore scientifico di cheFare, Bertram Niessen è un ricercatore, progettista, docente, autore e advisor che si occupa di come la cultura trasformi lo stato delle cose. I temi principali di cui si interessa sono la città, la progettazione culturale, le politiche e l’economia della cultura, le forme culturali collaborative, il rapporto tra cultura e tecnologia. Lo fa al crocevia tra discipline diverse: sociologia urbana, metodologia, cultural studies, scienze della comunicazione, arte elettronica. Al cuore di tutto c’è un forte interesse per l’intersezione tra cultura, tecnologia e società, e la convinzione che ci sia bisogno di nuove forme di azione sociale e politica.


5. ARIANNA TONELLI   Arianna Tonelli

Responsabile Sostenibilità Ambientale del Festivaletteratura di Mantova e Carbon Literacy Trainer per la Cultura.
Laureata in Economia Aziendale presso l’Università Bocconi di Milano e dopo una esperienza nel Marketing Department della Royal Opera House a Londra, nel 2002 entra a far parte della Segreteria Organizzativa di Festivaletteratura per occuparsi di sponsorizzazioni. Dal 2010 partecipa alla definizione della sezione Consapevolezza Verde all’interno del programma della manifestazione e dal 2019 viene formalizzato il suo ruolo di Responsabile Sostenibilità Ambientale del festival.
Nel 2022 ottiene la certificazione del Carbon Literacy Project per il suo Corso in Alfabetizzazione Climatica per la Cultura, primo corso ad essere sviluppato in Italia con la metodologia anglosassone riconosciuta dalle Nazioni Unite come 1 tra le 100 Transformative Actions alla Cop di Parigi nel 2015.


6. NICOLA MALAGUTI   Nicola Malaguti

“Sono nato a Mantova nel 1961. Attorno ai 10 anni avevo già una macchina fotografica in mano, una vecchia Polaroid di famiglia. Negli anni del liceo ho cominciato a partecipare a qualche concorso fotografico, dapprima in provincia e poi a livello nazionale. Intanto ero passato a usare una Olympus OM2. Nel 1980 ho vinto un concorso indetto dalla Levi Strauss & Co, come premio ho esposto le mie fotografie in una galleria a Milano. Da allora è passato un po’ di tempo… 40 anni di fotografie e di musica. Oggi è proprio la passione per la musica, e in particolare quella jazz, a portarmi in giro per il mondo a ritrarre grandi artisti. Miles Davis, Chet Baker, Clarke Terry, George Benson, sono solo alcuni dei volti straordinari che mi è capitato di incrociare e fotografare in questi anni. Più recentemente ho avuto anche il piacere di collaborare con Paolo Fresu ed essere presente nella sua gallery fotografica. Oltre a occuparmi dei miei progetti personali, mi dedico anche all’insegnamento. Collaboro con l’ENAIP di Mantova e con diverse altre realtà, pubbliche e private e diversi Festival Nazionali ed Internazionali sia di Musica che di Teatro tenendo anche Workshop specifici.”



7. NICOLE TECCHIO   Nicole Tecchio

“Mi chiamo Nicole Tecchio, sono nata nel 2000 e mi divido tra Mantova, Verona e Bologna, dove ho conseguito la laurea in DAMS discipline delle arti, della musica e dello spettacolo. Ho avuto il piacere di collaborare con altri artisti, aziende e botteghe di stampa. Nel settembre 2020 ho esposto due miei lavori a Milano, nello spazio Archimede grazie al gruppo Young Art Hunters. Sempre nel 2020 sono riuscita ad autopubblicare due raccolte delle mie illustrazioni ­(Coi: illustrazioni e  Bestiario vittoriano: brevi storie assurde). Infine nel dicembre 2020 ho partecipato al progetto Unlock #restART, per l’arte a sostegno delle attività commerciali nel comune di Mantova. Lavoro molto sia tradizionale, usando soprattutto la china, sia in digitale. Ho una formazione da autodidatta e proprio per questo mi piace sperimentare e trovare idee originali che possano arricchire la mia esperienza.”


8. GIACOMO D_ORLANDO   Giacomo d’Orlando

Giacomo d’Orlando (1990) è un fotografo documentarista focalizzato nel documentare storie relazionate alle questioni ambientali. Oggi il suo lavoro esamina come le crescenti pressioni causate dai cambiamenti climatici stiano rimodellando il pianeta e come l’attuale società stia reagendo alle nuove sfide che caratterizzeranno il nostro futuro. Ha ricevuto prestigiosi riconoscimenti come il POYi in Science & Natural History, il Sony World Photography Award nella categoria ‘environment’ e il primo premio per UN World Ocean Day Photo Contest tra gli altri. I suoi progetti sono stati esibiti internazionalmente in festival fotografici e gallerie, e pubblicati su National Geographic, Washington Post, Stern, Der Spiegel, Mare Magazine, Paris Match, GEO France, El Pais, Vice, D-La Repubblica, FQMillennium, De Volkskrant, e molti altri.


9. OPERA   Opera

Ciro D’Isanto, in arte Opera, classe 1998. Inizia a fare rap all’età di 13 anni sotto il vessillo di Tupac e Bob Marley. Verso la fine del 2015 esce “Lo scriverò sui muri”, suo primo mixtape, a cui segue “Fenomentale” (2017), una raccolta di 5 brani “alternative rap” che lo portano ad esibirsi in apertura di Rayden a Bologna e Modena. Lo scorso luglio vince la settima edizione dell’Underfest di Ravenna, che gli permette di aprire il concerto di MATTAK, classificandosi al secondo posto del contest musicale organizzato da Indie Italy. Insieme a Virgo scrive il manifesto “L’ Arte Prima”, epicentro di un movimento culturale intenzionato a mettere l’opera d’arte al centro contrapponendosi alla visione artista-centrica del music business contemporaneo. A settembre 2021 è uscito il suo primo album ufficiale “L’ Arte Prima” per Strongvilla/ TheOrchard.