Se coprogettiamo con i giovani non resteremo mai delusi

Coprogettare

Scrivo non solo a nome della scuola che rappresento – l’Istituto Manzoni di Suzzara – ma anche in qualità di capofila della rete alternanza scuola lavoro della provincia di Mantova, alla quale aderiscono ad oggi 15 dei 16 Istituti di Istruzione Secondaria Superiore del territorio mantovano, e lavoro con la speranza che presto si aggiunga l’unica scuola mancante.
Questa d’altronde è una rete “viva”, presente non solo sulla carta (come spesso accade per le reti) ma tangibilmente radicata nei contesti locali, capace di condividere intenti e progettualità. Vorrei a questo proposito sfatare un mito negativo e assolutamente riduttivo, quel luogo comune che identifica le esperienze di alternanza col “fare le fotocopie”: molti dei percorsi messi in essere dalla rete alternanza mantovana, grazie a molteplici e feconde collaborazioni sui territori con i diversi stakeholders, presentano una curvatura su forme di alternanza civica, sociale e collaborativa che fanno di questa “buona alternanza” un modello avanzato, riconosciuto come tale anche a livello nazionale.

Vi cito solo alcuni “titoli”, giusto per capirci:
WELFARE CO-MANTOVA, una ricerca sui bisogni e sulle risorse delle famiglie non intercettati dal corrente sistema di welfare, con l’obiettivo di favorire iniziative di economia collaborativa
LEGALITÀLTERNANZA, una ricerca per mappare i luoghi di insicurezza e illegalità di uno specifico territorio
CULTURA IN DIGITALE, che ha coinvolto gli studenti che hanno lavorato sulla conservazione e la valorizzazione del patrimonio artistico e culturale dei diversi contesti territoriali, imparando ad utilizzare le tecniche di scansione in 3D,
CoAlCo COprogettare Alternanza Collaborativa, gli studenti in rete con le istituzioni e gli attori locali “coprogettano” e collaborano con il territorio per la realizzazione di interventi per il bene comune.

In questo solco si inserisce il progetto che verrà presentato il 26 settembre a FATTICULT: ALTERNANZA CIVICA E CULTURA, un progetto che prevede tre macroazioni. La ricerca sui bisogni culturali dei giovani attraverso un’intervista dedicata a tutti gli studenti delle classi III, IV e V (circa 5000), presentazione dei bisogni al territorio, azioni di coprogettazione con gli stessi giovani per trasformare i bisogni e le idee in azioni concrete.
Ho già avuto modo di vedere quanto gli studenti della mia scuola sono stati in grado di coprogettare e, vi assicuro, è sorprendente. Se parteciperete all’evento, a partire dalle ore 11, dopo che 80 studenti “a porte chiuse” avranno dato vita ad un laboratorio di coprogettazione, prenderete atto voi stessi del loro patrimonio di idee. Altri laboratori seguiranno nel corso dell’anno scolastico, perchè ancora molto possiamo e dobbiamo fare insieme.

Bisogna FIDARSI dei ragazzi.
Sicuramente non rimarrete delusi!

Paola Bruschi
Dirigente Scolastica