Le formiche di Fatticult 2021, nate dal bisogno d’incontro e dalla fantasia di Simpatria

FORMICA CHV

Come formiche che perdono il gruppo, chiuse ognuna nel proprio formicaio, improvvisamente vuoto. Ci siamo tutti sentiti così, sperimentando una sensazione nuova che ci ha colti impreparati. Per Fatticult la formica è da sempre l’animale simbolo che racchiude cooperazione, collaborazione, individualità indispensabile al gruppo, gruppo che è sorretto da ogni suo componente. Ma stavolta con una differenza sostanziale: la connessione con gli altri non era più cosa scontata, perché ne abbiamo provato l’assenza.

Per questo sarà un’edizione open air, piena di nuovo ossigeno e di idee, di volti e movimento.

Lo sapete ormai: ogni anno Fatticult prende per mano una formica diversa, tante formiche si spargono qua e là per raccontare gli eventi, le idee, gli incontri. Devono avere le idee chiare, trasportare messaggi d’impatto, viaggiare via mail, sulle locandine, sugli inviti, raccontare un mondo.

Non restava che prenderla e affidarla a chi sa farle prendere inedite direzioni. Ci hanno pensato insieme Zero Beat e il laboratorio Limite Ignoto Edizioni del Centro Socio Educativo della Cooperativa Sociale Simpatria, che con la forza del gruppo hanno innescato il processo creativo per l’immagine dell’ottava edizione.

 

C’è Silvia, che più di tutto aveva voglia di bere un caffè e farsi una chiacchierata: le sue formiche trasportano tazzine.
C’è Alessandro, che aveva una voglia pazzesca di tornare a viaggiare in treno.
C’è la voglia di parlare vis a vis, percepire le emozioni degli altri e trasmettere le nostre. La formica di Bea ha una testa-collage, che negli occhi ha due persone che non vedono l’ora di rivedersi fisicamente.
Le formiche di Monica sono impazzite, stanche di stare sole, felici di ritrovarsi.
Poi c’è Edo, che ha le idee chiare: gli è mancata una donna, che disegna trasportata da tante formiche.
La formica di Ilaria esce dal formicaio, e finalmente mette fuori la testa.

 

tavolo Simpatrico

La storia di Simpatria

Tre anni fa, le cooperative sociali Tante Tinte e C.H.V. hanno iniziato un processo di fusione, frutto della storia dei due enti e dei cambiamenti dei bisogni emergenti sul territorio suzzarese e non solo. “Questo percorso l’abbiamo iniziato qualche anno fa, è stato un percorso complesso, interessante e stimolante ma anche complicato. Ci siamo riusciti e siamo contenti perché oggi iniziamo a vedere i frutti del lavoro che abbiamo sviluppato” ci racconta Ernesto Volta, Presidente Cooperativa Sociale Simpatria.

Così è nata la Cooperativa Sociale di Solidarietà Simpatria. Simpatria è un termine che appartiene alla biologia ed è riferito alla capacità di differenti specie di convivere nello stesso territorio. Il significato racchiuso dal nome rimanda all’idea di comunità, inclusione, benessere e sviluppo che caratterizza il lavoro della cooperativa, la sua identità e i suoi valori.  Potete continuare a seguire le attività della cooperativa e i prossimi sviluppi sugli account social Facebook, Instagram e sul sito www.simpatria.it.